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Pizza Margherita fatta in casa: l’equilibrio perfetto tra semplicità e sapore

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La pizza Margherita è uno dei simboli gastronomici più amati al mondo. Con la sua base morbida ma croccante, il profumo del pomodoro fresco, la delicatezza della mozzarella filante e l’aroma inconfondibile del basilico, è molto più di una semplice pietanza: è un'icona della cucina italiana. Eppure, anche se gli ingredienti sono pochi, la sua preparazione richiede tecnica, pazienza e amore per i dettagli. Questo articolo è una guida completa alla Margherita fatta in casa, passo dopo passo, dalla farina al forno, con tutti i segreti per un risultato da vera pizzeria.

Origini della pizza Margherita: un omaggio regale

La leggenda narra che la pizza Margherita sia nata nel 1889 quando il pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito preparò tre varianti di pizza per la regina Margherita di Savoia in visita a Napoli. La regina scelse quella con pomodoro, mozzarella e basilico per i suoi colori che richiamavano la bandiera italiana. Il nome “Margherita” fu un tributo a lei, e da allora questa ricetta ha fatto il giro del mondo.

Ingredienti base per 4 pizze

  • 500 g di farina tipo "00" (oppure una miscela 70% 00 e 30% manitoba)
  • 325 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 10 g di sale fino
  • 2 g di lievito di birra secco (o 6 g fresco)
  • 1 cucchiaino di zucchero (per attivare il lievito)
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 350 g di mozzarella fiordilatte
  • 300 g di passata di pomodoro o pomodori pelati
  • Sale q.b., basilico fresco, olio evo per condire

Fase 1: l’impasto perfetto

La base è tutto. E un buon impasto richiede tempo e cura. Ecco i passaggi:

  1. In una ciotola grande sciogli il lievito e lo zucchero in un po’ d’acqua tiepida.
  2. Aggiungi metà farina e inizia a impastare con un cucchiaio o con le mani.
  3. Unisci il sale, l’olio e la restante acqua alternata alla farina rimanente.
  4. Lavora l’impasto per almeno 10 minuti fino a ottenere una palla liscia ed elastica.
  5. Copri e lascia lievitare per 2 ore a temperatura ambiente, poi spostalo in frigo per una lievitazione lenta di 24 ore (facoltativo ma consigliato).

Fase 2: la lievitazione e la stagliatura

Dopo la lievitazione, dividi l’impasto in 4 palline da circa 220-250 g l’una. Disponile su un piano leggermente infarinato, coprile con un canovaccio e lasciale lievitare altre 2 ore. Questo passaggio renderà l’impasto soffice e digeribile.

Fase 3: il pomodoro, protagonista silenzioso

Usa una passata rustica o, ancora meglio, pomodori pelati schiacciati con le mani. Aggiungi un pizzico di sale e un filo d’olio. Non serve cuocerli prima, perché lo faranno direttamente nel forno.

Fase 4: la mozzarella

Taglia la mozzarella a fette e lasciala scolare su un colino per almeno 30 minuti. In questo modo eviterai l’effetto “pizza annegata”. Il fiordilatte è l’ideale, ma puoi usare anche mozzarella di bufala (meglio se non troppo fresca).

Fase 5: stesura e condimento

  1. Stendi ogni pallina su un piano infarinato con le mani, senza usare il mattarello. Spingi delicatamente dal centro verso l’esterno, lasciando il cornicione più spesso.
  2. Trasferisci il disco su carta forno o una pala da pizza.
  3. Distribuisci il pomodoro, poi la mozzarella e infine le foglie di basilico spezzettate a mano.
  4. Aggiungi un filo d’olio extravergine d’oliva prima di infornare.

Fase 6: cottura perfetta in forno casalingo

Il trucco è la massima temperatura. Accendi il forno statico alla temperatura più alta possibile (250°C o più) almeno 30 minuti prima. Se hai una pietra refrattaria, mettila in forno durante il preriscaldamento. Cuoci la pizza nella parte bassa per 6-8 minuti, poi spostala più in alto per far dorare il cornicione. Se usi una teglia, cuoci prima la base e aggiungi la mozzarella a metà cottura.

Varianti della Margherita

  • Con pomodorini freschi: al posto della passata
  • Con burrata: da aggiungere solo dopo la cottura
  • Integrale: sostituendo il 30-50% della farina con farina integrale
  • Senza lattosio: usando mozzarella delattosata

Come servire e conservare

La Margherita va servita calda, appena sfornata. Se avanza, puoi conservarla in frigo per un giorno e scaldarla in padella o in forno statico a 180°C. Mai nel microonde!

Pizza fatta in casa: un rito da condividere

Fare la pizza a casa è un gesto d’amore, un’attività da fare in famiglia, una scusa per invitare gli amici. Puoi coinvolgere i bambini nello stendere l’impasto, creare versioni personalizzate, sperimentare nuove farine. La base è sempre la stessa: farina, acqua, tempo e passione.

Conclusione

La pizza Margherita fatta in casa è una piccola impresa che dà grandi soddisfazioni. Non servono attrezzature da chef, ma solo buoni ingredienti e voglia di imparare. E una volta assaggiata, non tornerai più indietro.

Perché niente ha lo stesso sapore di qualcosa preparato con le proprie mani. Buona pizza!

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